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Martedì 21 ottobre 2025, i mercati americani aprono con un sorriso ma anche con prudenza. Dopo il rally di lunedì, che ha spinto gli indici principali a nuovi massimi, gli investitori sono ora concentrati sugli attesi risultati trimestrali di giganti come Tesla e Netflix, fondamentali per la direzione futura di Wall Street.
La giornata di lunedì si era conclusa con un rally record: il Dow Jones aveva chiuso in rialzo dell’1,12% a 46.707 punti, lo S&P 500 dell’1,07% a 6.735 e il Nasdaq del 1,37%, grazie al forte rally del settore tecnologico e alle notizie di distensione sul fronte commerciale tra Stati Uniti e Cina. In primo piano, Apple aveva toccato nuovi massimi storici, salendo del 3,9%, spinta dall’eccezionale performance delle vendite dell’iPhone 17 e dalla crescita dei servizi digitali.
Tuttavia, questa mattina i future indicano un'apertura leggermente negativa: il mercato si prende il tempo di respirare prima di affrontare una settimana ricca di appuntamenti cruciali. Sono attese le statistiche delle grandi aziende tecnologiche come Tesla, Netflix, Intel e Procter & Gamble, con gli analisti pronti a giudicare la sostenibilità del rally in corso.
L’attenzione è tutta sui conti di Netflix, che pubblicherà i risultati alla fine della giornata. Le stime parlano di ricavi intorno agli 11,51 miliardi di dollari e di un utile per azione di circa 7 dollari, mentre l’azienda si prepara a presentare nuove strategie di crescita e margini migliorati grazie alle recenti iniziative pubblicitarie.
Anche Tesla, in agenda mercoledì, si presenta come un punto di riferimento per il settore: con previsioni di ricavi di oltre 25 miliardi di dollari e un utile per azione stimato a circa 0,67 dollari, gli analisti osservano con attenzione le performance di mercato, i margini di profitto e l’innovazione legata alle tecnologie di intelligenza artificiale e le consegne "Model-Y".
Sul fronte macroeconomico, i mercati restano ottimisti grazie alla possibile rapida conclusione dello shutdown federale, che potrebbe avvenire entro questa settimana, e al progressivo miglioramento nei rapporti commerciali USA-Cina. Il Tesoro americano ha infatti confermato un allentamento delle tensioni, mentre la Federal Reserve potrebbe considerare nuovi tagli dei tassi di interesse nelle prossime riunioni, elementi che alimentano le aspettative di ulteriori rialzi delle borse.
Tra le materie prime, l’oro ha subito una correzione significativa, scivolando sotto i 4.350 dollari l’oncia, con supporti a 4.265 e 4.000 dollari, in un contesto di rafforzamento del dollaro e uscita di capitali dagli asset rifugio.
Il dollaro si rafforza, spinto dal Dollar Index che si attesta a 98,80 punti (+0,3%), mentre l’euro e la sterlina mostrano segni di debolezza, segnalando una fase di consolidamento del cambio euro-dollaro e sterlina-dollaro.
Il petrolio prova un rimbalzo dai minimi recenti, superando quota 57 dollari al barile e puntando verso 63 dollari, grazie a segnali di miglioramento dell’offerta e ai cali delle scorte negli Stati Uniti.
In conclusione, questa settimana si presenta come decisiva: da un lato, la cautela nell’attesa dei risultati delle big tech; dall’altro, la possibilità di ulteriori slanci sui mercati, con Wall Street vicina ai massimi storici e gli investitori pronti a cogliere ogni opportunità di profitto.
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