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Quando arriveranno i nodi al pettine sulle borse

Matteo Paganini
Matteo Paganini
Head of Sales, Italy and Spain
24 giu 2020
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Prima della pausa che ci siamo presi durante l’ultima settimana, scrivevamo un aggiornamento mattutino relativo a borse che avrebbero potuto terminare le correzioni e che avrebbero potuto mostrare dei tentativi di ripartenza, di un oro pronto a tentativi di rottura rialzista di area 1745, di un petrolio in potenziale estensione verso area 39.70 e di un valutario con il dollaro in pausa.

Iniziamo a guardare i dati macro

Prima della pausa che ci siamo presi durante l’ultima settimana, scrivevamo un aggiornamento mattutino relativo a borse che avrebbero potuto terminare le correzioni e che avrebbero potuto mostrare dei tentativi di ripartenza, di un oro pronto a tentativi di rottura rialzista di area 1745, di un petrolio in potenziale estensione verso area 39.70 e di un valutario con il dollaro in pausa. Le borse si trovano nuovamente vicine ai massimi, l’oro quota 1770 punti nel momento in cui scriviamo, il petrolio quota 40 dollari al barile ad ha battuto dei massimi in area 41.30, con il dollaro che si trova esattamente sui livelli di settimana scorsa, dopo aver tentato delle ripartenze che hanno soltanto creato una figura a bandiera su un grafico giornaliero del dollar index, che potete vedere in pagina. Quando erano partite le forti correzioni di borsa, ci interrogavamo su cosa fosse cambiato sul mercato rispetto a quando il mercato continuava a mostrare delle salite e la risposta era “tendenzialmente nulla”, se non il fatto che ci stavamo avvicinando, a livello temporale, alla resa dei conti. Scrivevamo che, quando i mercati capiranno quello che predichiamo da un po’ di tempo, ossia i numeri reali che descriveranno l’impatto sulle diverse economie di questo stop economico imposto dalla pandemia, allora gli strumenti finanziari rappresentativi delle diverse economie potrebbero mostrare degli andamenti a ritmi e direzionalità diverse (leggasi indici che possono salire o scendere in modo non così strettamente correlato e con velocità diverse). Stimavamo e continuiamo a stimare tale orizzonte temporale di riferimento a partire da metà luglio ed ora inizia ad essere il momento di cominciare a ragionare in tal senso. Come cercare di capire quali saranno gli impatti? Guardando i dati macroeconomici, e ieri abbiamo avuto la prima prova che questi dati iniziano ad avere effetto.

USDX.rDaily.png

Dollar Index – grafico giornaliero


Gli indici PMI

Chi ci segue su base giornaliera, sa che è praticamente una vita che non parliamo di dati macro, perché fino a questo momento abbiamo vissuto delle fasi di mercato guidate da flussi di capitale alla ricerca di rendimenti sulle borse e, post discesa da corona virus, ad un riequilibrio finanziario che è andato a sistemare le forti discese dettate da panico. Da oggi, quando sarà importante farlo, occorrerà tornare a guardare i dati. Ieri sono stati rilasciati gli indici PMI europei, con dati sopra le aspettative. Sono dati che derivano da sondaggi effettuati presso i direttori degli acquisti di aziende private, sia all’interno del settore manifatturiero, sia all’interno del settore non manifatturiero e mostrano la capacità dell’industria in senso lato di acquisizione di beni e servizi. Sono indici che prendono in considerazione nuovi ordinativi, produzione, occupazione, consegne e scorte nel settore industriale e che mostrano una soglia a 50 punti su una scala che va da 0 a 100, soglia sopra la quale si può parlare di espansione economica, mentre sotto la quale di contrazione. Come si può vedere dalla tabella sottostante, i dati sono stati in grado di battere le aspettative di mercato e questo ha condotto a tentativi di ripartenza dei listini, con il dax in grado di mostrare la ripartenza che vedete in giallo sul grafico orario. Qualsiasi dato interpretato come positivo, da qui a metà del prossimo mese è probabile che sia considerato come “scusa”, scusate l’utilizzo improprio del termine, ci serviva però trasmettere il concetto in maniera diretta e veloce, per continuare questo processo di riequilibrio finanziario che vede flussi non ancora in uscita dalle borse, per poi ragionare sul da farsi.

Immagine.png

PMI europei


Grafici da riflessione

Oro in rottura delle aree di resistenza studiate a 1745 con raggiungimento dei primi target che avevamo studiato in 1755 e 1765, con la possibilità di tentare ulteriori estensioni verso area 1795. Attenzione alla formazione di una potenziale divergenza ribassista a 4 ore di livello 4 (sapete che lavoro con il metodo dei 5 punti), che potrebbe condurre a correzioni verso i supporti di livello 1 e 3, inizialmente passanti per area 1760.

image.png

Oro - grafico giornaliero


Petrolio che, dopo la divergenza ribassista daily tra prezzo ed oscillatore stocastico che ha riportato i prezzi in area di livello 1 da scambio di ruolo, sta tentando la fuoriuscita dall’area di congestione statica che vedete segnata in giallo, con la possibilità, in caso di estensione oltre area 41.30 di far valutare eventuali tentativi di accelerazione fino a quando si formerà un’ulteriore divergenza ribassista giornaliera.

image.png

WTI - grafico giornaliero


Dax che come si vede dal primo grafico ha reagito bene ieri sui dati (prima volta come detto dopo molto tempo) e che ora si trova in pausa.

image.png

Dax - grafico orario

Abbiamo bisogno di una risalita sopra area 12650 per valutare estensioni verso i massimi precedenti e potenziali superamenti di essi, con l’area di 12000 che la farà da padrone per quanto concerne eventuali storni importanti.

image.png

Dax - grafico daily


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