Il DAX si trova ancora al palo, con i massimi relativi precedenti inviolati e lo S&P500 che ha preso profitto, su una divergenza ribassista a 4 ore, tecnicamente non ancora terminata e che vede in area 3.098 / 3.103 la zona di supporto principale.
I dollari sono disordinati, ognuno danza per la propria strada, con la sterlina che sta prendendo profitto conto il dollaro (GBP/USD) americano all’interno di quel quadro daily che stiamo seguendo e che per il momento mostra la mancata rottura dei massimi precedenti posti in area 1.2975, dove si è creata una forte resistenza statica che, se raggiunta, potrebbe essere messa sotto attacco per la terza volta, alzando così le probabilità che il mercato possa risultare più forte e tentare di superarla. Se così fosse, poniamo particolare attenzione a possibili evoluzioni oltre l’area passante per 1.30 ¼.
Temi macroeconomici importanti non ce ne sono e, a parte qualche dato sull’inflazione canadese che, in caso di disappunto, potrebbe condurre a tentativi di vendita ulteriore di dollaro canadese, con il USD/CAD che potrebbe tentare ulteriori estensioni rialziste verso area 1.33 ¼.
Sull’indice tedesco la situazione tecnica è esattamente quella descritta ieri, con i prezzi che hanno raggiunto il primo livello di target studiato in 13.345 e che hanno tentato un allungo sulla seconda area di attenzione posta a 13.385, prima di partire con le prese di profitto. Il mercato mostra la presenza di supporti statici passanti in area 13.108/13.140 che, se superati, mantenendo una tolleranza fino all’area di 13.090, potrebbero iniziare a condurre a movimenti di estensione ribassista verso area 12.990 e successivamente, se questo livello fosse raggiunto con uno stocastico impostato ancora a ribasso e lontano dalla zona di ipervenduto, 12.820. Se dovessimo invece ripartire a rialzo, il livello che a nostro parere occorre monitorare passa in area 13.330, li potrebbe iniziare ad essere attirata l’attenzione di potenziali acquirenti in grado di tentare delle possibili estensioni sopra i massimi verso il 13.085.
Chiudiamo con il petrolio che ha accelerato a ribasso andando a superare l’area di attenzione che abbiamo evidenziato settimana scorsa, con la divergenza ribassista giornaliera tra prezzi ed oscillatore che ha iniziato a spingere le quotazioni a ribasso e sulla quale dobbiamo concentrarci per farci dare il ritmo al movimento, ovvero vedere come l’oscillatore sarà impostato qualora i prezzi dovessero raggiungere l’area di 54 (primo target tecnico daily), in quanto se ben impostato a ribasso potrebbe risultare propedeutico ad ulteriori rotture.