La Banca Centrale Europea oggi alle ore 13.45 deciderà cosa fare con il PEPP, il programma di aumento della liquidità in circolazione per gestire la crisi da Covid. Durante l’ultima riunione ci ha preparati per un aumento degli importi pari a 500 miliardi di euro, portando l’entità dell’intervento dagli attuali 750 miliardi ad oltre 1000 miliardi (il che completerebbe quello che abbiamo definito diverse volte il mix di farmaci che L’unione Europea dovrà assumere - Mes, SURE, Recovery Fund, PEPP, TLTRO, APP). Qualsiasi decisione che veda un incremento degli importi a disposizione del sistema economico e finanziario inferiori ai 350 milioni potrebbe essere interpretato male dal mercato, così come la decisione di rimandare l’implementazione di questa nuova gamba di aiuti a prossimi meeting, mentre un rispetto delle attese potrebbe soddisfare le aspettative degli operatori. Nel primo caso, è possibile studiare delle potenziali prese di profitto sia sull’euro contro dollaro (ed in generale sui cross euro) sia sulle borse europee, con il Dax che potrebbe tentare dei ripiegamenti importanti, data la volatilità che sta caratterizzando lo strumento. Di fronte al secondo caso, bisognerà prestare attenzione ad entrambi i potenziali scenari, sia quello che vede la potenziale continuazione delle salite viste finora, sia quello che vede delle potenziali prese di profitto, dovute al più classico buy the rumor, sell the news, ossia, far salire i mercati in quanto si sconta che la notizia deporrà a favore di un incremento di 500 miliardi e, una volta comunicato, siccome il mercato è già stato portato a rialzo, si prende profitto.
Occorre fare una riflessione a riguardo: i flussi di capitale rimangono ancora indirizzati verso i listini in quanto il riequilibrio finanziario di cui parliamo da tempo non è ancora terminato ed in quanto non siamo ancora pronti a valutare degli effetti precisi che lo stop da Covid avrà sulle diverse economie, il che potrebbe, nel secondo caso studiato, portare a lievi prese di profitto iniziali per poi proseguire la salita, soprattutto sui listini. Salite che, come visto ieri, quando ci siamo concentrati sul mercato valutario, sono spinte da vendite di dollari, il che depositerebbe indirettamente a favore di incrementi del valore dell’euro, euro che potrebbe anche risultare acquistato in virtù della decisione della BCE, sempre che essa avvenga. Dobbiamo infatti ricordarci che le singole divise offrono tassi a zero o vicini ad essi e sono mosse da dettami tecnici più che da fattori macro, oltre al fenomeno che ha visto il dollaro venduto a finanziamento degli acquisti di rischio dopo che il mercato aveva comprato troppi biglietti verdi a protezione della possibile catastrofe finanziaria.
L’EurUsd, dopo aver raggiunto i target studiati ieri a 1.1250 si trova in una fase di presa di profitto, con una divergenza ribassista formatasi tra prezzi ed oscillatore stocastico a 4 ore, con la presenza di un’area da scambio di ruolo posta tra 1.1180 e 1.1200. In caso di approccio dell’area 1.11 ¾, con uno stocastico ancora carico e lontano dall’area di ipervenduto, le quotazioni potrebbero tentare degli approfondimenti verso area 1.1140/1.1150, dove passa un altro scambio di ruolo che dev’essere superato per pensare ad arrivi verso l’area di 1.1090. I livelli citati, per chi si trovasse a mercato dovrebbero essere studiati come zone intermedie, sulle quali i prezzi potrebbero tentare dei rimbalzi per ripartenze rialziste, livelli dunque sui quali tagliare eventuali parti di posizioni e/o procedere alla protezione delle proprie posizioni. Chi stesse attendendo invece di valutare degli eventuali posizionamenti, potrebbe pensare alla valutazione di ripartenze tecniche dai primi punti citati, con eventuali stop e reverse sotto di essi in quanto, se rotti, la divergenza potrebbe spingere verso i livelli successivi, da trattare come visto, ossia tagliando eventuali parti di posizioni e proteggendosi. In caso di arrivo sui massimi, è possibile valutare eventuali tentativi di estensione verso i prossimi target tecnici posti a 1.1275, 1.1300, 1.1320 e 1.1330.
EurUSd - grafico h4
Il Dax ha raggiunto i target studiati in 12270, andando a superarli di quasi 300 punti e si trova ora, come l’euro, in presa di profitto. Su un grafico orario si sta sviluppando una bandiera di correzione e su un 4 ore il mercato mostra i supporti di livello 1 e 3 che passano intorno alle ultime due aree di target studiate sulla salita, ovvero 12210 e 12270. Non siamo in presenza di divergenze né su time frame orari né su time frame a 4 ore, il che rende più difficile studiare eventuali correzioni, ma la price action suggerisce che in caso di ritracciamenti sotto area 12400 si possano studiare tentativi di estensione verso 12350, 12310 ed i punti citati in precedenza, 12270 e 12210. Tutte queste aree devono essere trattate, a livello di approccio potenzialmente operativo, come visto per eurodollaro a livello di taglio di eventuali posizioni e di protezione. Se dovessimo raggiungere l’ultima zona citata, l’idea è quella di valutare delle ulteriori estensioni a ribasso verso 12100 e 12060. Per studiare delle potenziali ripartenze a rialzo, occorre a nostro parere attendere la tenuta di supporti e, soltanto sulla forza, valutare eventuali posizionamenti. Se una delle aree citate dovesse mostrare il suo intervento come supporto, una risalita sopra l’area che la precedeva potrebbe essere valutata come possibile zona oltre la quale il mercato potrebbe tendere ad estensioni rialziste verso i livelli superiori già citati. Ci rendiamo conto che una descrizione di questo tipo sia difficile da comprendere, ma non potendo esporci a livello di suggerimenti operativi diretti, dato il nostro ruolo istituzionale, dobbiamo leggere il mercato da un punto di vista meramente tecnico. Solo per chiarezza descrittiva portiamo un esempio. Ripetiamo, un esempio. Se il prezzo dovesse fermarsi su area 12270, in caso di ripartenza sopra 12310 si potrebbero pensare delle estensioni verso 12350, 12400 ed i massimi. In ultimo, in caso di arrivo sui massimi, il mercato potrebbe tentare delle estensioni ulteriori verso 12500, 12590 e 12610.
Dax - grafico h4
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