Per togliere di mezzo le cattive notizie, Alphabet - la società madre di Google - ha registrato un risultato positivo sia per quanto riguarda la linea di bilancio che quella di fondo, anche se con una notevole perdita per quanto riguarda i ricavi pubblicitari di Google, pari a 65,2 miliardi di dollari nel quarto trimestre rispetto ai 65,8 miliardi di dollari previsti dal consenso, con questo segmento che costituisce la maggior parte dei ricavi dell'azienda. Alphabet è scesa del 7% nelle contrattazioni after-hours di martedì, trascinando anche il Nasdaq 100 future in calo di circa l'1%, a un nuovo minimo di giornata, con un peso combinato di Alphabet nell'indice pari a circa il 5%.
I risultati di Alphabet evidenziano un tema interessante che probabilmente attraverserà la stagione degli utili in generale, soprattutto per i nomi della "big tech". A conti fatti, i risultati sono stati tutt'altro che disastrosi e gli utili sono stati in genere piuttosto sani. Tuttavia, dato il rally di cui il settore ha goduto nell'ultimo anno, con un guadagno di circa il 7%, e le aspettative in costante aumento, l'asticella per una sorpresa al rialzo degli utili, e quindi per una reazione positiva del titolo, è diventata relativamente alta.
Ciò è stato ben evidenziato dalla relazione di Microsoft, con il titolo più importante in termini di peso sia nell'S&P 500 che nel Nasdaq che ha registrato un forte aumento dei ricavi (62,0 miliardi di dollari rispetto ai 61,1 miliardi di dollari del consenso) e un forte aumento del 30% delle vendite di cloud, un fattore di crescita chiave per l'azienda. Tuttavia, pur rappresentando la sesta sorpresa consecutiva in termini di EPS, gli utili non sono apparsi abbastanza sani da raggiungere l'elevata soglia fissata dagli investitori, con il titolo in calo di circa l'1% dopo l'orario di lavoro, forse a causa del fatto che la maggior parte della crescita del cloud deriva dall'IA, il che implica che il resto della linea di ricavi continua a rallentare.
Come accennato, a livello di indice, questo ha trascinato il Nasdaq in marginale ribasso, con l'indice che si è riportato sotto la soglia dei 17.500 dollari. I recenti massimi a 17.750 rappresentano la più ovvia resistenza al rialzo, mentre i mercati si dirigono verso la pletora di eventi a rischio, tra cui il QRA, il FOMC, il rapporto sui posti di lavoro di venerdì e gli utili di cui si parlerà più avanti. Tuttavia, anche con la modesta flessione post-utili, l'indice rimane ben all'interno del trend rialzista in atto dal momento in cui il mercato ha toccato il fondo nell'ottobre scorso; non a caso, il fondo è stato raggiunto nel giorno dell'annuncio del rimborso trimestrale del 4° trimestre del '23.
Guardando al futuro, e rimanendo in tema di utili, giovedì, dopo la chiusura del mercato, ci aspetta una serie di rapporti molto ricca.
Tra i titoli più importanti ricordiamo:
Come sempre, è necessario fare attenzione al fatto che le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Tuttavia, gli utili pubblicati finora questa settimana hanno dimostrato che il rialzo dopo i risultati richiede probabilmente una combinazione di forti battute degli utili e di aggiornamenti ottimistici della guidance.