Questa mattina i dati sull'inflazione nel Regno Unito non sono esattamente quello che si può chiamare una buona notizia per il MPC della BoE. Anche se l'indice dei prezzi al consumo è rimasto al 2,0% su base annua per il secondo mese consecutivo, in linea con le previsioni della Banca e l'obiettivo di inflazione, analizzando i dati emerge un quadro piuttosto cupo.
L'indice dei prezzi al consumo di base è rimasto stabile al 3,5% su base annua, mentre l'importante indicatore dei prezzi dei servizi è rimasto al 5,7% su base annua, quest'ultimo è 0,6 punti percentuali sopra le previsioni della Banca, suggerendo che le pressioni sui prezzi rimangono relativamente stabili all'interno dell'economia del Regno Unito. Sebbene parte di questa stabilità possa essere attribuita a fattori eccezionali, come il tour concertistico di Taylor Swift, le intense pressioni salariali, con una crescita dei salari del 6% nei tre mesi fino a maggio, prima dei dati sull'occupazione attesi domani, giocano anche un ruolo significativo.
Per il MPC, sarà probabilmente difficile per la maggioranza dei decisori politici appoggiare un taglio ad agosto dopo i dati di oggi. Da un po' di tempo, i membri del MPC hanno sottolineato la necessità di vedere segni di "persistenza" dell'inflazione che diminuisce prima di iniziare a normalizzare la politica. I dati di oggi rendono relativamente difficile giustificare che tali prove siano state già viste, probabilmente spingendo il momento del primo taglio di 25bp a settembre, al più presto. La votazione di agosto, tuttavia, è probabile che sia nuovamente una decisione divisa, dato quanto "finemente bilanciata" sia stata la chiamata 7-2 a mantenere i tassi a giugno.
Di conseguenza, se il primo taglio dei tassi venisse spostato all'autunno, come è ora il mio scenario base, la sterlina dovrebbe rimanere sostenuta, in particolare con la curva GBP OIS che continua a scontare circa 10bp di allentamento per il MPC di agosto, e con il mercato che considera un taglio Fed a settembre come quasi certo.