La BoE ha recentemente mantenuto un atteggiamento cauto, con l’inflazione britannica che è risalita, riducendo le aspettative di ulteriori tagli dei tassi di interesse a breve termine. Il governatore Andrew Bailey ha sottolineato la necessità di rafforzare i legami commerciali con l’UE per mitigare gli effetti della Brexit, un fattore che potrebbe influenzare la fiducia nella sterlina. Inoltre, i dati economici recenti mostrano un PIL britannico in lieve contrazione (-0,3% ad aprile), segnalando una crescita economica fragile che potrebbe pesare sulla valuta.
Negli ultimi mesi, la sterlina ha mostrato una performance mista. Contro l’euro, il tasso di cambio EUR/GBP si attesta a circa 0,866, con un aumento mensile del 2,10%, riflettendo una sterlina relativamente più debole rispetto all’euro. Contro il dollaro, il tasso GBP/USD si trova a circa 1,348, con un incremento annuo del 4,42%, supportato dalla debolezza strutturale del dollaro.
La sterlina beneficia di un’economia britannica percepita come più stabile rispetto agli Stati Uniti, ma le incertezze legate alla politica monetaria limitano i rialzi.
Divergenza ribassista con RSI-PREZZI in corso e vicino ad una zona di ipervenduto.
Il primo livello di supporto di lungo termine è 1.30 ma la fase attuale assomiglia sempre più ad uno schema di "unfinished game". Infatti c'è un importante livello di resistenza a 1,40 che potrebbe riprendere ad attirare i prezzi per le prossime settimane.
EURGBP è in pieno trend rialzista e sembra essere diretto ad un nuovo massimo di periodo sopra 0.88. Tuttavia questa fase di mercato sembra non essere sostenuta dai volumi e viaggia su un RSI in ipercomprato.
La sterlina mostra una correlazione moderata con l’euro, data la stretta relazione economica tra Regno Unito e zona euro. Movimenti in EUR/GBP sono spesso influenzati dalle divergenze di politica monetaria tra BoE e BCE, con la sterlina che tende a indebolirsi quando la BCE adotta un approccio più accomodante. Rispetto al dollaro, GBP/USD evidenzia una correlazione negativa più marcata, con la sterlina che si rafforza quando il dollaro subisce pressioni, come osservato nella recente debolezza del USD dovuta a dati economici misti e incertezze sui dazi USA.
Il massimo a 52 settimane per GBP/USD è stato di circa 1,3786, raggiunto a giugno 2025, mentre per EUR/GBP il massimo è stato 0,8697 negli ultimi giorni. Attualmente, GBP/USD è circa -3% sotto il suo massimo annuale di Giugno, mentre EUR/GBP si trova a circa -1% dal massimo di Aprile 2025.
La sterlina è strettamente correlata ai rendimenti dei gilt britannici, i titoli di Stato del Regno Unito. Quando i rendimenti dei gilt aumentano, la sterlina tende a rafforzarsi, poiché tassi più alti attraggono capitali esteri. Recentemente, i gilt hanno mostrato stabilità nonostante la volatilità dei mercati globali, supportando la sterlina contro valute come il dollaro. Tuttavia, la correlazione è meno pronunciata con i bond della zona euro, dove i rendimenti più bassi riflettono la politica accomodante della BCE, indicando un Euro più stabile nel contesto internazionale rispetto alla Sterlina.