Cos'è il 'Bazooka' Europeo?
Da dicembre 2023 è in vigore nell'Unione Europea una serie di misure, definite informalmente "bazooka", con l'obiettivo primario di deterrence, ovvero la prevenzione di azioni che minacciano le decisioni sovrane dell'UE o dei suoi Stati membri attraverso impatti diretti su commercio o investimenti. Questo strumento nasce dalla necessità di contrastare la coercizione economica esercitata da paesi extra-UE.
Definizione e Meccanismo di Coercizione Economica
Secondo il regolamento europeo, la coercizione economica si verifica quando un paese terzo tenta di influenzare le decisioni politiche dell'Unione o di uno Stato membro esercitando pressioni di natura commerciale. Gli esempi di tali pressioni includono l'imposizione di dazi discriminatori, boicottaggi sponsorizzati a livello statale, la perdita ingiustificata di accesso a mercati esteri, ma anche ritardi intenzionali, controlli doganali eccessivamente onerosi o negate autorizzazioni in ambito doganale.
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Come Funziona lo Strumento Anti-Coercizione (ACI)
L'ACI permette all'UE di rispondere attraverso un sistema strutturato. Inizialmente, è previsto un dialogo con il paese coinvolto. Se questo non dovesse portare a una risoluzione, l'UE può adottare misure di risposta proporzionate e temporanee. Queste misure punitive possono riguardare beni, servizi, investimenti, appalti pubblici, proprietà intellettuale, regole sanitarie o ambientali. Ogni azione deve essere nell'interesse dell'Unione, bilanciando efficacia, impatto economico, coerenza con altre politiche UE e semplicità amministrativa. È anche prevista la possibilità di riparazioni da parte del paese coercitivo, da attivarsi su proposta della Commissione e decisione del Consiglio europei.
Il Contesto Politico e le Divergenze tra Stati Membri
Secondo il Financial Times, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si oppone alla linea di Parigi e Berlino, che esercitano pressioni sulla Commissione per utilizzare lo strumento anti-coercizione contro il settore dei servizi tecnologici statunitensi in risposta ai dazi americani. Anche Bruxelles e Madrid si sarebbero accodate alla proposta franco-tedesca. Tuttavia, l'Italia, insieme a Romania, Grecia e Ungheria, potrebbe bloccare tale mossa formando una minoranza qualificata contraria. Data la sua dimensione, la scelta dell'Italia sarebbe decisiva.
Un Mercoledì di 'Liberazione' per Wall Street
Contrariamente alle dinamiche della settimana precedente, un mercoledì ha segnato una vera e propria "Liberation Day" per Wall Street. Il presidente Donald Trump ha ammorbidito i dazi reciproci per 90 giorni per i paesi che non avevano emesso dazi di ritorsione, mentre ha aumentato le tariffe sulle importazioni dalla Cina al 125%. Questa mossa ha innescato un forte rally nel mercato azionario statunitense.
Implicazioni della Politica Tariffaria
La rapida inversione di rotta sulla politica dei dazi ha sorpreso, suggerendo che la fascia 4800-5000 dell'indice azionario potrebbe rappresentare una "zona di massimo dolore" per chi detiene il potere. La pausa tariffaria viene interpretata come una notizia positiva che potrebbe creare un quadro costruttivo per il dialogo futuro. Tuttavia, la situazione con la Cina rimane un elemento di incertezza e una potenziale fonte di volatilità.
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SP500 Prospettive Future e Livelli Chiave
Nel breve termine, l'attenzione si concentra sul ripristino della zona 5400. A più lungo termine, un supporto a 5250-5300 (se testato) potrebbe preparare un nuovo test di 5600. Il mantenimento dei 5250 sull'indice mantiene una prospettiva costruttiva su nomi come PLTR, NVDA e TSLA, che hanno mostrato forti rimbalzi dai livelli di supporto chiave. È prevista volatilità intraday significativa. L'attenzione si sposta ora sulle prossime trimestrali delle mega-cap.
L'Importanza del Mercato Obbligazionario
Si osserva che il mercato obbligazionario non ha reagito con lo stesso entusiasmo ai segnali dell'amministrazione Trump, focalizzata sulla riduzione dei rendimenti a lungo termine. Nonostante gli sforzi per portare il rendimento del Treasury a 10 anni sotto il 4%, esso rimane al 4,25%, mentre l'azionario ha subito significative perdite prima del recente rally. Questo suggerisce che il mercato obbligazionario potrebbe non credere pienamente alle politiche di allentamento finanziario. L'attenzione potrebbe spostarsi dalle tariffe alle proposte di tagli fiscali dell'amministrazione Trump, che potrebbero avere un impatto significativo sul mercato obbligazionario.