I mercati finanziari sono in uno stato di flusso continuo, con una miriade di fattori che ne influenzano le oscillazioni quotidiane. Tra questi, i risultati aziendali, le politiche tariffarie internazionali e il sentiment degli investitori giocano un ruolo cruciale nel determinare la direzione dei mercati. In questo contesto, esaminiamo le performance recenti di alcune aziende come Berkshire Hathaway e Nvidia, analizziamo le sfide che Tesla sta affrontando e valutiamo l'impatto delle politiche tariffarie promosse dall'ex presidente Trump.
Berkshire Hathaway, guidata dal leggendario investitore Warren Buffett, ha recentemente mostrato una notevole crescita degli utili, con un incremento del 71% nel quarto trimestre. Questo risultato ha inevitabilmente suscitato una reazione positiva da parte degli investitori, che vedono nella società un porto sicuro in un mare di incertezze economiche. Tuttavia, un aspetto che ha sollevato qualche interrogativo è l'enorme riserva di liquidità accumulata dalla società, che ha raggiunto la cifra record di 334 miliardi di dollari. Alcuni analisti si chiedono se questa montagna di denaro rifletta una certa preoccupazione di Buffett riguardo a un possibile crollo del mercato.
Nonostante queste preoccupazioni, Buffett ha rassicurato gli azionisti, sottolineando che la maggior parte del capitale rimane investita in azioni. Infatti, il portafoglio azionario pubblico di Berkshire Hathaway ammonta a 272 miliardi di dollari. Il resto del valore della società è rappresentato dalle sue attività operative, che spaziano dalle ferrovie alle assicurazioni, fino al settore energetico. Un dato interessante è l'ammontare delle tasse pagate da Berkshire Hathaway nel 2024, pari a 26,8 miliardi di dollari, circa il 5% del totale delle tasse versate dalle società statunitensi. Infine, è impressionante notare come le azioni di Berkshire Hathaway Class A siano aumentate del 1,08 milioni percento dal settembre 1976.
Nvidia, il gigante dei chip che sta guidando la rivoluzione dell'intelligenza artificiale (AI), ha ancora una volta superato le aspettative con risultati finanziari superiori alle previsioni. L'utile per azione si è attestato a 0,89 dollari su ricavi di 39,33 miliardi di dollari. Le previsioni per il primo trimestre indicano una crescita del 65% su base annua, con ricavi stimati di 43 miliardi di dollari. La gestione prevede un aumento significativo delle vendite di Blackwell nel primo trimestre, sebbene i prodotti per data center più recenti e complessi stiano esercitando pressione sui margini lordi. Nonostante il rallentamento della crescita dovuto alle dimensioni dell'azienda, gli investitori si concentrano sulla rapidità con cui Nvidia può spedire i chip Blackwell quest'anno.
Un aspetto che ha suscitato qualche perplessità è il riacquisto di azioni proprie per 33,7 miliardi di dollari durante l'anno fiscale 2025. Alcuni si chiedono se non sarebbe stato più opportuno investire maggiormente nella crescita futura dell'azienda. Tuttavia, la maggior parte della comunità degli investitori rimane ottimista, con circa il 77% degli intervistati che prevede di aggiungere azioni o rimanere long dopo i risultati.
Tesla, l'azienda di auto elettriche guidata da Elon Musk, sta affrontando un periodo di turbolenza. Le azioni sono diminuite di oltre il 10% prezzando sotto i 300 dollari, in seguito alla notizia di un calo del 45% delle vendite in Europa. Tuttavia, ciò che rende unica Tesla è che la sua valutazione e il prezzo delle azioni non sono strettamente correlati con le vendite effettive di veicoli. Le oscillazioni dei prezzi sembrano essere più legate al prezzo delle criptovalute che al mercato azionario statunitense. La valutazione di Tesla è fortemente basata sulla fiducia e capacità di Elon Musk di far crescere l'azienda. Questa volatilità rende difficile prevedere l'andamento futuro delle azioni, poiché entrano in gioco fattori irrazionali e speculativi.
Le politiche tariffarie promosse dall'ex presidente Trump continuano a rappresentare un'incognita per i mercati globali. L'amministrazione Trump ha considerato tariffe sul rame per contrastare la crescita del settore cinese e affrontare una vulnerabilità della sicurezza nazionale. Inoltre, sono state rimosse le esenzioni dalle tariffe del 2018 su acciaio e alluminio, sostenendo i titoli delle società statunitensi del settore. Trump prevede anche di imporre tariffe del 25% sui beni prodotti nell'Unione Europea, mirando in particolare alle auto. Queste politiche hanno un impatto diretto sul settore automobilistico europeo, con azioni come Stellantis che hanno subito un calo in seguito alla notizia.