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Nelle ultime 24 ore Wall Street ha mostrato una significativa volatilità, chiudendo in ribasso per i principali indici azionari, riflettendo l'incertezza derivante dai commenti restrittivi del presidente della Federal Reserve Powell e dalla digestione degli utili trimestrali di grandi tech. Il Nasdaq Composite ha ceduto l'1.6%, chiudendo a 23.581 punti, interrompendo una serie di tre giornate positive, mentre lo S&P 500 ha registrato una flessione dell'1%, scendendo a 6.822 punti. L'indice di volatilità VIX si è mantenuto stabile intorno a 16.91, segnalando una lieve preoccupazione sul sentiment del mercato ma senza picchi eccessivi. Gli investitori si preparano ora ai prossimi eventi macroeconomici e report societari cruciali di inizio novembre.
Il mercato valutario ha mostrato stabilize marginali con oscillazioni contenute nelle coppie maggiori. L'EUR/USD si è leggermente apprezzato a 1.1570, con una dinamica di breve termine che mostra un supporto solido intorno a 1.1520 e una resistenza chiave a 1.1600. La media mobile a 50 periodi indica un trend laterale con RSI che oscilla intorno a 52, sintomo di equilibrio momentaneo tra compratori e venditori.
Il GBP/USD si e' attestato poco sotto 1.3150, con supporto primario a 1.3100 e resistenza intorno a 1.3200, mentre il movimento è anch'esso laterale con RSI stabile attorno a 50. L'AUD/USD ha mostrato una leggera debolezza, scendendo a 0.6547, con un supporto a 0.6520 ben difeso, ma media mobile a 50 periodi in lieve trend discendente. Il Dollar Index (DXY) si mantiene forte, attorno a 107.0, supportato dal contesto di politica monetaria restrittiva USA e tenuta tecnica sopra la media mobile a 50 periodi consolidata, con RSI stabile intorno a 55.
L'Oro ha mantenuto una posizione di relativa stabilità a circa 1.945 USD l'oncia, con un supporto tecnico importante in area 1.920 e resistenza primaria nel range 1.960-1.970. La media mobile a 50 periodi è laterale, mentre l'RSI indica lievi segnali di ipercomprato, riflettendo la ricerca di rifugio da parte degli investitori in un contesto macro incerto.
IlCrude Oil WTIsi è attestato in lieve calo a 60.49 USD/barile, in una fase di debolezza tecnica con trend ribassista confermato da media mobile a 50 periodi declinante e RSI intorno a 42. La pressione sul greggio resta dovuta a un mix di valuta forte e offerte dagli esportatori globali che smorzano le aspettative rialziste.

Il Nasdaq Composite ha subito un ritracciamento tecnico dopo tre giorni di rally, passando da 23.958 a 23.581 punti. Il livello di supporto a 23.400 risulta cruciale, mentre la resistenza è posta a 23.900. La media mobile a 50 giorni continua a sostenere il trend rialzista di medio termine, con RSI scesa a 48, segnalando un possibile consolidamento ma senza inversioni di trend nette.
Lo S&P 500 ha chiuso sotto quota 6.830, toccando un minimo giornaliero di 6.822 punti, con una perdita dello 0,99%. Le aree tecniche critiche vedono un supporto a 6.780 e una resistenza significativa verso gli 6.870 punti. La media mobile a 50 periodi mostra un momento di pressione, mentre l'RSI si attesta a circa 45, a indicare una fase di debolezza del momentum.

Il VIX si è mantenuto stazionario attorno a 16.91, un livello ancora moderato, anche se in leggero rialzo dello 0.06%. Questo indica che la percezione del rischio è contenuta ma cauta, tipica di un mercato che sta valutando il bilancio tra rischi monetari e corporate earnings. Il VIX resta ben lontano dai picchi della crisi, confermando un clima di mercato più composto rispetto agli shock precedenti.
Tra i titoli più scambiati e in evidenza, Amazon ha guadagnato oltre il 13% dopo la trimestrale positiva caratterizzata da un +20% nelle divisioni cloud, trainando il tech. Apple ha registrato un +3% con utili solidi e outlook positivo per il quarto trimestre fiscale. Netflix ha attirato attenzione con un aumento del 3% dovuto allo stock split annunciato. Le vendite hanno preso piede nell’energia e nei materiali con società del settore in calo, penalizzate da pressioni su materie prime.
In Europa, il DAX ha mostrato segnali di stabilità chiudendo intorno a 15.820 punti, vicino alla media mobile a 50 giorni che funge da base tecnica solida. L’Eurostoxx 50ha leggermente perso terreno, fermandosi a 5.678 dopo una settimana volatile legata ai dati economici misti e alle tensioni geopolitiche. Supporti chiave restano in area 5.650 mentre resistenze si posizionano a 5.700-5.720.
In sintesi, i mercati globali mostrano una fase di consolidamento dopo una settimana segnata da importanti trimestrali tech e discorsi Fed restrittivi. Le componenti tecniche di prezzo, supporti e resistenze, insieme agli indicatori di momentum come RSI e medie mobili a 50 periodi, indicano un mercato in attesa di nuove conferme e dati macro di rilievo. Le prossime sessioni saranno cruciali per capire se questa volatilità sarà preludio a nuovi trend o a ulteriori aggiustamenti.
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