L'S&P 500 ha recentemente chiuso a massimi record, spinto da una combinazione di guadagni aziendali solidi e dati economici robusti. In particolare, vendite al dettaglio superiori alle attese per giugno e forti utili del secondo trimestre hanno propiziato questo rally.
La resilienza dell'economia americana è stata confermata da una serie di dati macroeconomici che hanno superato le aspettative, incluse le richieste di sussidi di disoccupazione inferiori alle previsioni. Questa solidità ha anche modificato le percezioni degli investitori sulla traiettoria della politica monetaria, riducendo le aspettative di tagli aggressivi dei tassi da parte della Federal Reserve.
Il numero di azioni al di sopra della loro media mobile a 200 giorni è in costante aumento e la media mobile a 10 giorni ha anch'essa virato al rialzo. Questo suggerisce un miglioramento della forza interna del mercato dopo un prolungato periodo di debolezza, indicando sottocorrenti più sane nel breve termine che potrebbero sostenere il trend. A livello di price action, il livello chiave di 6291 è stato difeso con successo nella sessione overnight, portando a una "triple distribution trend day" al rialzo e a un tentativo di breakout dal range multi-giornaliero. Un nuovo massimo storico è stato toccato a 6345.50, superando il precedente massimo overnight di 6343.
La chiave ora sarà capire se ci sarà una continuazione di questa forza.
Un mercato forte dovrà difendere il massimo della settimana precedente a 6336, che si allinea con un nodo di basso volume, suggerendo una possibile nuova fase di squilibrio.
Tra le azioni a maggiori performance troviamo:
EUR/USD: In Bilico tra Politiche Divergenti e Segnali Tecnici di Accumulazione
La coppia EUR/USD è attualmente influenzata da un complesso intreccio di fattori, tra cui le politiche monetarie divergenti della Banca Centrale Europea (BCE) e della Federal Reserve (Fed). La BCE ha recentemente tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, portando il tasso sui depositi al 2%, in risposta a un'inflazione stimata scesa al 2% a giugno 2025, in linea con l'obiettivo del 2%. Questo approccio accomodante mira a stimolare l'economia europea.
D'altro canto, la Federal Reserve mantiene una politica più cauta. Nonostante le recenti dichiarazioni che hanno ridotto la volatilità sul dollaro, i dati macroeconomici USA come il calo delle vendite immobiliari e delle scorte di greggio potrebbero segnalare un indebolimento della domanda interna, potenzialmente pesando sul dollaro. Tuttavia, la solidità dei dati americani ha rafforzato il dollaro, riducendo le aspettative di tagli aggressivi della Fed.
Il mercato ora scommette su uno scenario di due tagli anziché tre per il resto dell'anno, il che continua a sostenere il dollaro.
Al momento, il tasso di cambio EUR/USD si attesta intorno a 1,16, con un incremento del +12% dall'inizio dell'anno. Le proiezioni per il 2025 suggeriscono una moderata forza dell'euro, sostenuta dalla politica accomodante della BCE e da una graduale ripresa dell'economia europea. Il dollaro potrebbe mantenere una certa resilienza grazie alla domanda degli hedge fund e al suo ruolo di valuta rifugio in un contesto geopolitico instabile.
Esiste la possibilità di un breakout oltre 1,20 se l'eurozona mostrerà dati macroeconomici robusti.
Dal punto di vista tecnico, l'RSI di EUR/USD daily è a circa 50, indicando una condizione neutrale. La coppia si muove al di sopra della media mobile semplice a 200 giorni (SMA 200) a 1,09 e della SMA 50 a 1,150, suggerendo un trend rialzista di breve termine. Un breakout sopra 1,180 potrebbe confermare ulteriori rialzi verso 1,20, mentre una caduta sotto 1,150 aprirebbe la strada a un test dei minimi a 1,09.
L'analisi dei volumi mostra una diminuzione durante i recenti movimenti rialzisti, suggerendo che il mercato attende supporti di breve per un rientro.
Secondo il metodo Wyckoff, EUR/USD sembra trovarsi in una fase di accumulazione dopo il forte rialzo da 1,090 a 1,180. La recente correzione verso 1,16 con volumi decrescenti potrebbe indicare un test del supporto in una struttura di accumulazione, con una possibile "spring" (falso breakout ribassista) intorno a 1,1375. La presenza di domanda assorbita a questi livelli, combinata con la confluenza sul POC, supporta l'ipotesi di un'imminente fase di markup (rialzo) se i volumi aumentano e il prezzo rompe la resistenza a 1,1725.