PepsiCo (NASDAQ: PEP), gigante globale nel settore alimentare e delle bevande, sta affrontando un 2025 complesso, segnato da sfide operative e opportunità di crescita a lungo termine. Con un portafoglio iconico che include marchi come Pepsi, Frito-Lay e Gatorade, l’azienda rimane un pilastro per gli investitori orientati al reddito passivo.
PepsiCo sta affrontando un 2025 difficile, con un calo delle vendite in Nord America e un outlook cauto per l’anno. L’azienda ha riportato ricavi del primo trimestre 2025 di 17,9 miliardi di dollari, superando le stime di 190 milioni, ma in calo dell’1,8% rispetto all’anno precedente, a causa di una domanda debole e costi di approvvigionamento in aumento. Per contrastare queste pressioni, PepsiCo ha intensificato gli sforzi di automazione e ottimizzazione logistica, puntando a migliorare i margini e l’efficienza operativa. Inoltre, acquisizioni strategiche come Poppi e Siete segnalano un pivot verso il segmento delle bevande funzionali e degli snack salutistici, in linea con le tendenze dei consumatori.
Il titolo PepsiCo ha registrato una performance deludente nel primo semestre 2025, con un calo del 12% da inizio anno, sottoperformando l’indice S&P 500. Il prezzo delle azioni è sceso a un minimo a 52 settimane di 127,74 dollari a giugno, riflettendo la perdita di fiducia degli investitori a causa della debolezza delle vendite in Nord America e di una guidance rivista al ribasso, che prevede una crescita organica dei ricavi nell’ordine del low-single-digit.
Nelle ultime settimane però si è visto un incremento dei prezzi che hanno difesa il low precedente.
I volumi sono aumentati e adesso i prezzi sono sopra le medie. Questa configurazione grafica potrebbe spingere il titolo a recuperare buona parte della perdita annuala.
Il primo possibile supporto è sulle medie a 132 dollari e il secondo sul minimo a 128.
Il primo possibile target è sul recupero dei 140 dollari mentre il secondo è oltre i 150.
PepsiCo mantiene una struttura finanziaria robusta, ma non priva di sfide. Nel 2024, l’azienda ha generato un flusso di cassa operativo di 13 miliardi di dollari, con un margine del 13,7%, leggermente inferiore alla media dell’S&P 500 (14,9%). Il margine lordo è migliorato nel Q1 2025, con un’espansione di 240 punti base, grazie alle iniziative di efficienza. Tuttavia, il debito totale si attesta a 49 miliardi di dollari, con un rapporto debito/capitale proprio del 27%, più alto rispetto al 16% del rivale Coca-Cola. Il rapporto cash-to-assets di PepsiCo (8%) è inferiore a quello di Coca-Cola (14%), indicando una posizione di liquidità meno favorevole.
Il ritorno sull’investimento (ROI) di PepsiCo rimane solido, con un Return on Invested Capital (ROIC) del 20%, evidenziando un’efficiente allocazione del capitale. Il rapporto prezzo/utili (P/E) forward si attesta a 16,8x, significativamente inferiore alla media storica di PepsiCo (22x) e a quella dell’S&P 500 (22,6x), suggerendo che il titolo è attualmente sottovalutato. Il P/E trailing è di 19,89x, ancora competitivo rispetto ai concorrenti come Coca-Cola (23,08x) e Monster Beverage (32x). Questa valutazione scontata potrebbe rappresentare un’opportunità per gli investitori a lungo termine, sebbene rifletta anche le incertezze di breve periodo.
Il flusso di cassa libero (FCF) di PepsiCo è sotto pressione, con margini ristretti che mettono in discussione la sostenibilità del dividendo nel breve termine. Negli ultimi tre anni, l’FCF non ha coperto i dividendi in due occasioni, sollevando preoccupazioni. Tuttavia, le iniziative di riduzione dei costi, come l’automazione e l’ottimizzazione logistica, potrebbero stabilizzare l’FCF nei prossimi trimestri. Sul fronte del debito, il rapporto debito/EBITDA di 1,95 indica una leva finanziaria gestibile, ma il debito di 49 miliardi richiede un monitoraggio attento.
Rispetto ai principali concorrenti, PepsiCo appare in svantaggio. Coca-Cola ha sovraperformato con un aumento del 16% del titolo nel 2025, grazie a una gestione più efficace del debito e a una crescita più stabile. Monster Beverage e Primo Brands Corporation mostrano multipli P/E più alti (32x e 18,05x, rispettivamente), riflettendo una maggiore fiducia degli investitori nella loro crescita. PepsiCo, tuttavia, beneficia di un portafoglio diversificato tra bevande e snack ad alto margine, che potrebbe rappresentare un vantaggio competitivo se le iniziative strategiche avranno successo.
Al prezzo attuale di circa 136 dollari, PepsiCo si trova a un -24,8% dal massimo a 52 settimane di 180,91 dollari. Questa distanza significativa dal picco riflette le difficoltà operative, ma anche un potenziale upside per gli investitori pazienti. Analisti come UBS mantengono un rating “Buy” con un target price di 169 dollari, suggerendo un potenziale rialzo del 12,7%. La combinazione di una valutazione scontata e un dividendo resiliente (4,2% di rendimento) potrebbe attrarre investitori value.