Le decisioni di politica monetaria della BCE e della Fed continuano a influenzare i metalli preziosi. Nel 2024, la Fed ha implementato tagli dei tassi d’interesse, stimolando la domanda di oro come protezione contro l’inflazione. La BCE, d’altro canto, sta affrontando pressioni inflazionistiche in Europa, mantenendo una politica cauta sui tassi. Questi fattori, uniti alla debolezza del dollaro e alla dedollarizzazione in atto, sostengono la domanda di oro da parte delle banche centrali, specialmente in Cina.
Oro e argento mostrano una correlazione positiva elevata, ma l’argento tende a essere più volatile a causa della sua doppia natura (investimento e uso industriale). Il ratio oro/argento, calcolato dividendo il prezzo dell’oro per quello dell’argento, si attesta attualmente intorno a 87, un livello storicamente medio alto dal 2022 (range 75-95) che suggerisce che l’argento potrebbe essere ancora sottovalutato rispetto all’oro. Platino e palladio seguono dinamiche simili, con il platino che beneficia della domanda automobilistica e il palladio che resta più volatile.
L’oro mostra una correlazione inversa con i rendimenti dei bond, in particolare con i Treasury USA. Quando i tassi d’interesse salgono, i bond diventano più attraenti, riducendo la domanda di oro, che non genera rendimento. Nel secondo semestre 2025, con i tagli dei tassi previsti dalla Fed, questa correlazione inversa potrebbe favorire l’oro, poiché gli investitori cercano alternative ai rendimenti fissi più bassi.
Il GOLD vive una fase in trading range da Aprile 2025 tra 3150 e 3450 con una particolare “strettura” negli ultimi 30 giorni tra 3350 e 3250.
- RSI: L’indicatore RSI (Relative Strength Index) dell’oro si trova attualmente intorno a 53, indicando una condizione di mercato né ipercomprato né ipervenduto.
- Medie Mobili: La media mobile a 50 giorni (circa 3.300 USD/oncia) è sopra la media mobile a 200 giorni (circa 3000 USD/oncia), confermando un trend rialzista di lungo termine.
- Volumi: I volumi di scambio dell’oro sono aumentati fino ad Aprile 2025 e poi si sono stabilizzati in un trend leggermente al ribasso. Tuttavia i prezzi sono riusciti a mantere un valore alto. Anche l’argento mostra volumi in crescita, spinti dalla domanda industriale.
La maggiore volatilità dell’argento rispetto all’oro lo rende un’opzione interessante per gli investitori speculativi.
Secondo il metodo Wyckoff, l’oro si trova in una fase di accumulazione avanzata, con prezzi che testano livelli di resistenza chiave (3.400 USD/oncia). La presenza di volumi elevati durante i breakout suggerisce una forte pressione d’acquisto. Per l’argento, si osserva una fase di mark-up, con prezzi che si muovono rapidamente verso l’alto dopo una base di accumulazione. Eventuali correzioni temporanee potrebbero rappresentare opportunità di acquisto, soprattutto se supportate da volumi decrescenti durante i pullback.
Dal grafico si evince immediatamente la tendenza rialzista, frutto delle scelte degli investitori nel recente passato, con un RSI in zona di ipercomprato (e divegenza ribassista). La ricerca di una zona supportiva tra 35 e 37 potrebbe riaprire la strada ad una seconda fase di trend.