Dalla pubblicazione dei sondaggi, sono partite delle prese di profitto molto forti che vanno a confermare l’idea che il mercato avrebbe potuto risultare bidirezionale, con reazioni di discesa del pound di fronte a tutto ciò che avrebbe remato conto alla vittoria di Johnson e reazioni di allunghi rialzisti di fronte a tutto ciò che avrebbe invece confermato una vittoria dei Tory, in quanto essa confermerebbe le tempistiche relative alla brexit: 31 gennaio per l’uscita dall’Unione Europea, fine 2020 per arrivare ad elaborare dei negoziati tra UK ed i vari Paesi europei.
Il quadro tecnico non cambia rispetto a quanto visto, con la necessità di valutare con attenzione potenziali estensioni sotto area 1.3065 per poter valutare tentativi ulteriori di prese di profitto, con potenziali estensioni verso area 1.3035 e 1.3010, zona dalla quale si aprono 35 punti (fino a 1.2975) all’interno dei quali potremmo assistere a delle frenate delle quotazioni, area che, se superata, potrebbe lasciare spazio a tentativi di ridimensionamento ulteriore verso i minimi precedenti posti sopra 1.2800. Non è da escludere la possibilità di assistere a movimenti di ripartenza a rialzo, da studiare tecnicamente soltanto in caso di ripartenza oltre i massimi battuti ieri, per estensioni potenziali verso 1.3250 e 1.3275.
Attenzione a tutti coloro che volessero lavorare sulla sterlina ai possibili aumenti di volatilità bidirezionali che potrebbero verificarsi. Occorre sempre gestire il rischio associato a qualsiasi tipo di operatività, ma in casi come questi occorre farlo in maniera ancora più attenta.
Stasera sarà il turno della Fed, dalla quale non ci aspettiamo nessun tipo di novità per cui possiamo classificarla come un non-evento, sarà più importante ragionare sulla conferenza stampa che domani la Lagarde andrà a tenere durante la sua prima uscita ufficiale come presidente della BCE.