Recovery fund scontato dai prezzi?

Ursula von der Leyen e il recovery fund
Il nuovo recovery fund verrà presentato nella giornata di oggi al Parlamento Europeo. La Von der Leyen spiegherà nello specifico come si intende fornire liquidità ai diversi Stati europei, tramite il programma che ha due parti da implementare. In primo luogo, il bilancio europeo, un quadro finanziario 2021/2027 per avere un’idea a livello di budget di cosa dovrà essere allocato nei prossimi anni per affrontare questi tempi bui, oltre al famoso recovery fund, definito uno “strumento per il rilancio”, la cui dotazione dovrà essere erogata tramite l’utilizzo di programmi Ue e, come tale, dovrà essere approvato all’unanimità dal Parlamento europeo, motivo per il quale esso verrà presentato in questa sede. Ci concentreremo domani sulle tecnicalità del fondo, ci limitiamo a ricordare che i 500 miliardi che verranno messi a disposizione, in un mix tra prestiti ed i così definiti fondi perduti, ovvero denaro che dovrà essere rimborsato collettivamente dai diversi Stati, indipendentemente da chi riceve tali soldi, vanno ad integrare il più ampio piano di intervento approvato ad aprile, ovvero il programma SURE, i finanziamenti da parte della BEI ed il Meccanismo Europeo di Stabilità.
La reazione dei mercati
Oggi saremo collegati alle ore 14.30 con la CNBC per commentare a caldo la reazione dei mercati, dai quali non ci aspettiamo nulla di particolarmente eclatante, in quanto l’idea che tali fondi vengano messi a disposizione è a nostro parere inglobata nei prezzi. Attualmente continuiamo a vedere borse sostenute, sia in America che in Europa, con il Dax che ha iniziato a raggiungere i target studiati ieri (qui è possibile vedere i livelli per S&P500 e Dax) e con il mercato che sta vendendo lievemente dollari, non tanto a causa di motivazioni macroeconomiche, quanto a causa del fatto che si mantengono le lievi correlazioni che vedono il biglietto verde venduto a finanziamento di acquisti di rischio, dopo il rastrellamento di liquidità avvenuto sulla vendita di tutti gli asset quando è scoppiata la crisi Covid.
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Fonte: Bloomberg
Oro ancora in pausa
Continuano a confermarsi la mancanza di correlazioni tra oro e borse, così come tra oro e dollari, con il metallo giallo che di fronte a queste ondate di avversione e propensione al rischio, non riesce a prendere una direzionalità ben precisa. Occorre prestare molta attenzione ai suoi movimenti durante la giornata di oggi in quanto delle sue salite potrebbero indicare nervosismo tra gli operatori, propedeutico a tentativi di correzione da parte dei listini azionari (che come visto sono ancora attrattori di flussi di capitale). Stiamo seguendo con grande attenzione l’area posta a 1692.50, dove se si dovesse formare una divergenza rialzista oraria, potremmo iniziare a studiare dei rimbalzi interessanti. Guardando i grafici con approcci più larghi, continuiamo a valutare l’area di 1745 come zona oltre la quale potrebbero iniziare ad essere posizionate nuvole di ordini in grado di poter condurre a tentativi di apprezzamento interessanti, con 1765 e 1795 come livelli di potenziale attrazione.

Oro – grafico orario
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